Conoscere Otranto
Ha tante definizioni che la caratterizzano:
- Il punto più ad est dello stivale
- la città dei Martiri
- un gioiello del Salento
- un ponte fra Occidente e Oriente
- un luogo ricco di storia, arte, cultura
Un comune di 5.600 abitanti, che d’estate vede moltiplicare la sua popolazione per la bellezza dei posti, per l’unicità del mare e per l’importanza che ricopre all’interno dell’economia e del turismo salentino.
Il nome ha due derivazione:
- dalla parola Hydruntum, che indica un piccolo fiume che attraversa la valle d’Idro
- dal nome con cui si indicava un’altura che sorgeva vicino alla zona del porto, chiamata Odronto
Del territorio comunale fanno parte anche numerose frazioni, alcune delle quali sono anch’esse delle richieste mete turistiche, come Porto Badisco, Fontanelle, Serra Alimini, Frassanito, Conca Specchiulla.
Per raggiungere Otranto partendo da Lecce è possibile scegliere tra più strade, sicuramente la più piacevole e suggestiva è la strada litoranea che la collega a San Cataldo. La più veloce è senza dubbio la superstrada Lecce-Santa Maria di Leuca.
Per chi viaggia in treno, una volta giunti alla stazione di Lecce è necessario continuare il viaggio tramite la compagnia Ferrovie Sud Est o avvalersi dell’ottimo servizio Salento in Bus, che si occupa di collegare durante il periodo estivo le principali località turistiche del leccese. Stesso discorso vale per chi raggiunge il Salento in aereo, Brindisi Casale è l’aeroporto di riferimento.
Otranto è una città fortificata, il suo borgo antico è racchiuso dalle mura difensive che consentono tramite la Porta Alfonsina l’accesso al proprio interno. La posizione geografica ha infatti da sempre rappresentato un’opportunità ma anche una minaccia per la città: è stata teatro di invasioni e conflitti mirati all’occupazione della zona, che per molto tempo ha rappresentato il centro commerciale del Salento.
Tutto inizia quando i coloni greci fondano il villaggio, in piena espansione di quella che sarebbe stata poi conosciuta come Magna Grecia. Nel corso dei secoli Otranto fu conquistata dai Longobardi, dai Bizantini, dagli Angioini, dagli Aragonesi e dai Turchi, per poi finire sotto il regno di Venezia ed anche nelle mani francesi. La città oggi conserva gelosamente i segni di questi passaggi, nei tesori artistici, nella cultura, nelle opere architettoniche di grande valore.
Una di queste testimonianze è senza dubbio l’imponente Castello Aragonese, antica fortezza militare progettato da Ciro Ciri e fatto costruire tra il 1485 e il 1498 da Fernando I D’Aragona, sulla base di costruzioni militari già presenti ed opera di svevi prima e turchi poi. Il castello presenta una pianta pentagonale, cinta da un fossato di protezione, ha tre torri cilindriche angolari e un grande stemma appartenente a Carlo V sopra l’ingresso principale. Attualmente è utilizzato come splendido teatro per mostre e ed avvenimenti culturali.
Dalla piazza dove sorge il castello, situato nella zona est della città, inizia a diramarsi il labirinto di viuzze e vicoli, che costituiscono il borgo antico, la parte antica e più caratteristica della città. Passeggiare lungo queste stradine dà l’impressione di essere riportati indietro nel tempo, con le casette, le scalinate, i cortili, le botteghe, le atmosfere di una volta. È un piacere districarsi fra le mille piccole vie, scoprire scenari nascosti e godere dell’ospitalità della gente otrantina. Ogni angolo poi presenta la sua meraviglia: una chiesa, una vista sul mare, un dettaglio da scovare.
Poco distante dal Castello troviamo la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, altra fantastica opera dall’immenso valore artistico e storico, risalente al XI secolo: la chiesa conserva infatti i resti del massacro degli 800 fedeli, che durante l’invasione dei turchi nel 1480 tentarono la resistenza, non volendo rinnegare la propria fede. Il massacro dei martiri d’Otranto è una delle pagine più dolorose e tristi della città e ammirare all’interno della Cattedrale la Cappella dei Martiri è un’esperienza assolutamente particolare. Altro tesoro custodito nella chiesa è il mosaico pavimentale, vero e proprio capolavoro che raffigura l’Albero della Vita, e ritenuto da molti esperti un’enciclopedia del cristianesimo. Esso infatti raffigura molti episodi dell’Antico Testamento ed in generale il cammino che l’uomo deve svolgere per purificarsi dal peccato originale e raggiungere la salvezza eterna; contiene anche molti riferimenti pagani e numerose tracce del simbolico ruolo storico che Otranto ha svolto di ponte fra Occidente e Oriente.
Altra struttura religiosa da visitare è la Chiesetta di San Pietro, caratterizzata da un’architettura bizantina a croce greca e famosa per la ricchezza degli affreschi in essa custoditi. Il nome è dovuto alla credenza che San Pietro passò proprio da qui durante il suo cammino dalla Palestina verso Roma. In ogni caso si tratta della chiesa più antica di Otranto, facendo risalire il suo nucleo centrale addirittura al V secolo.
Storico teatro di sbarchi, di commerci, di traffici, il porto ha rappresentato a lungo il luogo delle principali attività economiche di Otranto, basate prevalentemente sulla pesca e sugli scambi via mare, prima che il turismo occupasse una posizione primaria.
Una delle principali attrattive della città dei martiri è il mare e gli splendidi scenari naturali,
Muovendosi lungo la litoranea verso nord, nel giro di pochissimi chilometri, si trovano siti balneari contraddistinti da una natura fantastica e da ambientazioni da favola:
1. la Baia dei Turchi, storico luogo dell’approdo dei soldati turchi, con la sua spiaggia caraibica ed il mare turchese
2. I Laghi Alimini, due splendidi bacini di acqua dolce l’uno, e salato l’altro, alimentati da diverse sorgenti e circondati da una fantastica macchia mediterranea e introdotti da una bianchissima lingua di sabbia
3. Torre Sant’Andrea e Torre dell’Orso, dove la costa assume la caratteristica forma di enormi insenature che, tramite l’azione incessabile del vento, si presentano come ampie baie di rocce levigate. Bellissimi poi i tipici faraglioni che si ergono dal mare creando giochi di forme e storie leggendarie, come il mitico scoglio delle ‘Due Sorelle’.
Muovendosi verso sud di Otranto:
- La Baia di Orte, dove godere di una splendido mare lontano dal caos delle spiagge più frequentate, immersi in una natura selvaggia ed ancora incontaminata
- Porto Badisco, poco distante, dove si narra che avvenne l’epico sbarco di Enea in Salento, e dove è presente l’importantissima Grotta dei Cervi, straordinaria testimonianza della vita di antiche civiltà.
- Santa Cesarea Terme, gioiello incastonato nella costa adriatica salentina e famosa per essere una delle stazioni idrotermali più importanti a livello nazionale.
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